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Assistenza e installazione La manutenzione è da ritenersi fondamentale per la propria caldaia. Le case produttrici di generatori di calore, nei loro manuali, normalmente indicano di fare effettuare un’accurata manutenzione ordinaria dei loro apparecchi; tale indicazione è dettata, affinché i generatori di calore nel tempo mantengano inalterati gli standard di Sicurezza, di basso consumo energetico e di basso inquinamento (come tra l’altro è previsto dalle leggi e norme vigenti). La L.A.M. Servizi di Licata, in qualità di centro assistenza autorizzato, si occupa di assistenza e manutenzione caldaie e scaldabagni multimarca in Torino e provincia. I nostri tecnici sono a vostra completa disposizione per illustrarvi il nostro piano di abbonamento annuale per la manutenzione programmata del vostro apparecchio. Il contratto di assistenza annuale prevede: Contatto telefonico annuale per ricordarvi la scadenza della manutenzione; Rilascio del nuovo libretto per la climatizzazione secondo le ultime disposizioni di legge; Il rapporto di controllo di efficienza energetica; Rilascio del nuovo codice impianto; Rilascio del bollino verde. L.A.M. Servizi di Licata consiglia quindi di seguire le disposizioni in materia (Legge 10/1991 – DPR 551/99 – DPR 412/93 e successive modifiche), che su tutti i generatori di calore asserviti ad un impianto termico vengano effettuati le seguenti operazioni: 1) impianto termico inferiori a 35 kW: a) Manutenzione ordinaria (da effettuarsi almeno 1 volta all’anno). b) Analisi di combustione e rendimento (da effettuarsi una volta ogni 2 anni). c) Bollino verde da inviare alla Provincia di Torino ogni 4 anni, a partire dalla data di installazione. d) Compilazione ed aggiornamento libretto d’impianto annualmente ( documento indispensabile dove saranno annotate tutte le manutenzioni ordinarie e le analisi fumi effettuate). 2) Impianto termico maggiore di 35kW ma inferiori a 350kW: a) Manutenzione ordinaria (da effettuarsi 1 volta all’anno). b) Analisi di combustione e rendimento (da effettuarsi 1 volta all’anno). c) Bollino verde da inviare alla Provincia di Torino ogni 2 anni, a partire dalla data di installazione. d) Compilazione ed aggiornamento libretto di Centrale annualmente ( documento indispensabile dove saranno annotate tutte le manutenzioni ordinarie e le analisi fumi effettuate). 3) Manutenzione scaldabagni, scaldacqua e boiler a gas: I costruttori dei scaldabagni e scaldacqua nei loro manuali di istruzione ed uso indicano e raccomandano generalmente, una manutenzione e ispezione annuale dello scaldabagno o scaldacqua o boiler a gas, effettuato da un tecnico qualificato ed abilitato dalla legge. Questo è indispensabile per il buon funzionamento, la durata e l’affidabilità del vostro apparecchio, ed è propedeutico per garantire bassi consumi energetici ed ottimali livelli di emissioni di inquinamento. Le operazioni sopra citate devono essere effettuate esclusivamente da tecnici qualificati e in possesso dei requisiti richiesti dalla Legge 46/90. Ai fini economici, se avete un mutuo, una assicurazione sulla casa per danni propri e per danni verso terzi, a fronte di un sinistro ove fosse coinvolto l’apparecchio a gas, l’assicurazione potrebbe chiedervi il foglio di avvenuta manutenzione o ispezione dell’apparecchio, e se non doveste averlo potrebbe non risarcire il danno patito. Assistenza Tecnica: Tutti i tecnici della L.A.M. Servizi di Licata, eseguono corsi di aggiornamento e formazione su tutte le marche e i modelli maggiormente presenti sul nostro territorio, sono quindi preparati a riparare in tutta tranquillità il guasto sul vostro apparecchio a gas. Siamo sempre e costantemente in contatto con tutte le case costruttrici, sia per quanto riguarda il supporto tecnico che per reperire i pezzi di ricambio originali degli apparecchi che possiamo trovare a casa dei nostri clienti. Gli interventi di riparazione avvengono spesso in giornata, ma in ogni caso entro le 24 massimo 48 ore lavorative, escluso festivi, dal ricevimento della chiamata presso i nostri uffici. Un centralino smista le chiamate in ingresso alla prima operatrice libera, che vi darà supporto immediato nel tentativo di risolvere prontamente il problema, se di piccola o lieve entità. Qualora fosse necessario l’intevento di uno dei nostri Tecnici qualificati, vi fisserà un appuntamento, in base alle vostre esigenze, per effettuare un sopralluogo presso la vostra abitazione. Alla richiesta di un intervento di manutenzione straordinaria viene applicato un diritto fisso di chiamata di 25,00€. Una volta identificato il difetto vi verrà quindi fatto un preventivo di riparazione del guasto, che prevedera’ il costo del pezzo di ricambio e di un tempo medio di mano d’opera. Accettato il preventivo verrà eseguito il lavoro pattuito necessario alla riparazione del vostro apparecchio, se la procedura dovesse richiedere piu’ tempo di quello stimato dal tecnico in fase di preventivo non verrà applicata NESSUNA MAGGIORAZIONE al prezzo precedentemente comunicatovi.layout pulito. Collega il testo a qualsiasi elemento o imposta il riquadro in modo che si possa espandere con un click. Scrivi qui il tuo testo...
Assistenza e installazione caldaie

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VALVOLE TERMOSTATICHE L’obbligo, che riguarda i condomini con riscaldamento centralizzato, scatta a fine 2016 ma per adeguarsi le tempistiche sono strette perché i lavori di adeguamento vanno fatti a impianto spento, nel periodo compreso tra aprile e ottobre. L’obbligo di installazione delle valvole termostatiche, previsto dal decreto di recepimento della direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica, scatterà a fine 2016 e riguarderà i condomini con riscaldamento centralizzato. L’obiettivo è quello di contenere la spesa energetica delle abitazioni, in linea con il Protocollo 20-20-20 che prevede di diminuire del 20% le emissioni di Co2 e la conversione della stessa percentuale in fonti rinnovabili entro il 2020. Un anno di tempo per adeguarsi Il termine del 31 dicembre 2016, fissato per l’adeguamento dell’impianto di ricaldamento, sembra lontano e così la maggior parte dei condomini non ha ancora provveduto all’installazione delle valvole termostatiche. In realtà, le reali tempistiche a disposizione per completare l’installazione sono abbastanza ristrette. «L’installazione delle valvole termostatiche, per non causare disagi agli utenti, deve avvenire quando gli impianti sono spenti, ovvero tra aprile e ottobre» spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene, il primo network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica. Un lasso di tempo da cui vanno stornati i mesi di vacanza degli italiani. In sintesi, sono appena dodici i mesi reali ancora disponibili per l’adeguamento. Ad oggi la confusione regna sovrana e sono ancora molti i cittadini che ignorano del tutto la necessità di rispettare tale obbligo e l’esistenza di sanzioni per chi trasgredisce (tra i 500 e i 3000 euro per ciascuna unità immobiliare, a seconda delle disposizioni adottate dalle singole Regioni). Le norme regionali e gli esentati In due regioni, Piemonte e Lombardia, i termini per l’installazione sono già scaduti (rispettivamente a settembre e ad agosto 2014) anche se al momento non sono previste sanzioni per chi non è in regola (in entrambi i casi, è stata concessa una sospensione fino al 31 dicembre 2016 con sanzioni a decorrere dal 1 gennaio 2017 ma solamente per le violazioni rilevate a partire da tale data). Per tutte le altre regioni, vale il termine ultimo del 31 dicembre 2016. Oltre che per gli impianti autonomi, l’obbligo dell’installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore non scatta nel caso ci siano “impedimenti di natura tecnica”. È il caso, ad esempio, di termosifoni molto vecchi e pannelli radianti obsoleti, e più in generale in tutti i casi in cui adeguare l’impianto sarebbe troppo oneroso. Il risparmio in bolletta Quando si parla di installazione delle valvole termostatiche la percezione iniziale è quella di un ulteriore esborso di denaro. In realtà la possibilità di avere calore solo dove e quando serve permette di utilizzarne meno e di ridurre il consumo di combustibile necessario a produrlo. Questo comporta prima di tutto un notevole risparmio energetico, che si traduce, ovviamente, in un risparmio anche economico: più efficienza energetica, meno consumo, meno spese. Basti solo pensare che, grazie alle valvole, abbassando di appena un grado la temperatura di casa, si ottiene un risparmio del 7% sulla bolletta e che, oltre al portafogli, anche l’ambiente ne beneficia: l’istallazione dei dispositivi per la termoregolazione e ripartizione del calore apporta infatti una riduzione significativa delle emissioni di CO2 fino al 50%. Adeguarsi alla normativa significa, in concreto, vantaggi in termini di risparmio, maggior comfort, tutela dell’ambiente, investimento economico, detrazione fiscale della spesa (pari al 55%), IVA agevolata e una migliore efficienza energetica. 10 regole per ridurre i consumi e usare bene le valvole Non esagerare con le temperature. Le valvole termostatiche sono dotate di una manopola che serve per graduare l’emissione di calore dei radiatori, in modo da adeguarlo alla stagione agli inverni sempre più miti. Così, se a gennaio e febbraio si può anche metterla al massimo, nei mesi di ottobre, marzo e aprile è bene tenere i caloriferi al minimo. Ogni stanza deve avere la sua temperatura. Bassa dove non serve, più alta nelle stanze più frequentate: 20 °C nel soggiorno e 18 °C nelle camere è più che ragionevole. Ogni grado di temperatura in più comporta un aumento dei consumi di circa il 7%. Ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il consumo aumenta del 20%. Non coprire i caloriferi. Se si vuole che le valvole abbiano realmente il loro effetto, evitare di “soffocare” i radiatori con tendaggi pesanti, mensole, copricaloriferi o indumenti bagnati, che alterano la misurazione del calore da parte del sensore. Arieggiare spesso e per poco. Per ricambiare l’aria sono sufficienti 5 minuti con le finestre bene aperte: tutto il tempo in più farà solo raffreddare l’ambiente con un conseguente aumento dei consumi necessari a riportare il livello di temperatura a quello desiderato. In caso di assenze da casa per qualche ora, non chiudere la valvola per poi portarla in posizione massima al rientro. Il consumo di energia sarà superiore all’energia che si sarebbe consumata mantenendo l’ambiente a temperatura costante. Non spegnere i caloriferi. Anche in caso di assenze prolungate da casa (ad esempio, per la settimana bianca), regolare la temperatura dei caloriferi al minimo, in modo da non doverla scongelare al rientro con un eccessivo dispiego di calore. Se il termosifone è freddo o appena tiepido, soprattutto nella parte inferiore, non significa che è rotto, ma che la temperatura ambiente desiderata è stata raggiunta. Quando ad aprile il riscaldamento viene spento, è bene aprire al massimo (posizione 5) il comando della valvola termostatica, per evitare che il dispositivo interno possa essere otturato da impurità presenti nel circuito Condividere con gli altri condomini le informazioni sul corretto utilizzo delle valvole e gli effettivi benefici sulla riduzione dei consumi. Ne gioverà la bolletta di tutti. Attenzione alla professionalità di chi le installa. Meglio affidarsi a un’azienda qualificata per la corretta progettazione e installazione dell’impianto, che deve offrire assistenza diretta all’utente sul corretto utilizzo.
L.A.M. Servizi è una azienda artigiana con sede in TORINO, che vanta un'esperienza di oltre 20 anni in tutto ciò che concerne il settore delle caldaie, degli impianti elettrici e delle ristrutturazioni. L'azienda, grazie ad uno staff competente e professionale, offre molteplici servizi: I NOSTRI VALORI Alcuni valori sono per noi fondamenti e costituiscono parte integrante della nostra identità di impresa. Conosciamo il business Diamo massima attenzione alle problematiche dei nostri Clienti ed usiamo il nostro know-how per innovare e progettare soluzioni ottimali. Nel corso degli anni è scaturito un intenso lavoro sia sul mercato globale sia al nostro interno volto ad acquisire maggiori e continue competenze tecniche.Agiamo con integrità Informazione, sicurezza, ecologia e qualità, sono i valori centrali del nostro lavoro così come la professionalità nelle relazioni con i nostri clienti VelocitàCapiamo che essere nelle giuste “tempistiche” può fare la differenza, è un elemento essenziale in un mercato in continua trasformazione. Professionalità Sappiamo che il nostro migliore investimento sono i rapporti con i nostri Clienti,il nostro customer-care ne è la testimonianza diretta. Aggiornamento Continui investimenti in formazione, tecnologia, competenze tecniche e richiedere gli incentivi sulla sostituzione dei vecchi impianti. Le novità di cui prendere nota sono: Per la riqualificazione energetica delle singole abitazioni, la Finanziaria del 2007 è stata prorogata fino al 31 dicembre 2015. La richiesta di detrazione fiscale riguarda, ad esempio, la sostituzione di una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione, l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria o per interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia. Per gli interventi di riqualificazione energetica di condomini, la Finanziaria del 2007 è stata prorogata invece fino al 30 giugno 2015. La richiesta di detrazione fiscale può essere presentata se i lavori di riqualificazione sono realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali, o se riguarda tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. La detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici è confermata nel 65% degli importi a carico del contribuente, da ripartirsi sempre in dieci quote annuali di pari importo. Per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia o lo scaldabagno con una nuova caldaia o scaldabagno Vaillant di tipo tradizionale è prevista l’agevolazione fiscale del 50% fino al 31/12/2015 da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Dal 3 gennaio 2013 è stato introdotto anche il Conto Termico. Si tratta di un incentivo statale per edifici esistenti, erogato in rate annuali per una durata variabile (fra due e cinque anni a seconda della tipologia di intervento realizzato) per coloro che scelgono di installare, in sostituzione del precedente impianto, una pompa di calore aria/acqua o geotermica o semplicemente un climatizzatore in pompa di calore ad alta efficienza. Si segnala che, a differenza dell’agevolazione fiscale del 50% e 65%, che consiste in una detrazione fiscale, ossia un risparmio di imposta risultante dalla dichiarazione dei redditi, l’incentivo previsto dal Conto Energia Termico consiste in un contributo statale pari a circa 40% della spesa ammissibile sostenuta. Documentazione e procedura Per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia o lo scaldabagno con una nuova caldaia o scaldabagno è prevista l’agevolazione fiscale del 50%. L’agevolazione spetta anche per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione, per l’installazione di pannelli solari o per interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia: in questi casi è però possibile scegliere di accedere, alternativamente, alla detrazione del 65%. Dal 1° gennaio 2012 la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza. L’agevolazione, introdotta fin dal 1998 e prorogata più volte, è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 (art. 4) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef. Novità Con la pubblicazione in Gazzetta della Legge di stabilità – L. 147/2013 pubblicata nella GURI n. 302 del 27.12.2013 Suppl. Ord. n. 87 – vengono confermate (art. 1 comma 139) le seguenti detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizie: nella misura del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2014 nella misura del 40% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2015 Vengono mantenute le norme per usufruire dell’agevolazione fiscale ed il tetto di spesa detraibile di 96.000 euro. Inoltre viene confermato: l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; la percentuale del 4% della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare; la non indicazione del costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori; l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali; l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. Come fare? Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale da cui risultino: causale del versamento codice fiscale del soggetto che paga codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità. Documentazione da conservare I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, potrebbero essere richiesti, infatti, dagli uffici finanziari che controllano le loro dichiarazioni dei redditi. Inoltre, per approfondire l’argomento, è possibile scaricare la guida redatta dall’Agenzia delle Entrate. Documentazione e procedura. Per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione, per l’installazione di pannelli solari o per interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia sono previste agevolazioni fiscali. Per la riqualificazione energetica degli edifici è, infatti, prevista una detrazione del 65% degli importi a carico del contribuente, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Novità Con la pubblicazione in Gazzetta della Legge di stabilità – L. 147/2013 pubblicata nella GURI n. 302 del 27.12.2013 Suppl. Ord. n. 87 – vengono confermate (art. 1 comma 139) le seguenti IRPEF e IRES previste per le spese per efficienza energetica dall’art. 1, comma 48 L. 220/2010 e s.m.i., con le seguenti modalità: Interventi su singole unità immobiliari: 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014; 50% alle spese sostenute dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. Interventi su parti condominiali o su tutte le unità immobiliari costituenti il condominio: 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 30 giugno 2015: 50% delle spese sostenute dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2016. Inoltre viene confermato: l’obbligo di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, quando i lavori proseguono oltre un periodo d’imposta; l’esonero della presentazione dell’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l’installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale; la percentuale del 4% della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare; la non indicazione del costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. Come fare? Di seguito troverete l’elenco dei documenti da conservare e qualche informazione utile per beneficiare della agevolazione ed avere così la documentazione completa ai fini della dichiarazione dei redditi nel 2013. Documentazione da inviare all’ENEA. Entro 90 giorni dal termine dei lavori (intendendo per termine dei lavori la data di collaudo delle opere) è necessario trasmettere all’ENEA, attraverso il sito efficienzaenergetica.acs.enea.it, la scheda descrittiva dell’intervento effettuato (Allegato E al D.M. 19.02.07). Documentazione da conservare In caso di impianti di potenza nominale del focolare non superiore a 35 kW: Scheda descrittiva dell’intervento (Allegato E al D.M. 19.02.07). Ricevuta di invio tramite internet (con codice CPID) o la ricevuta della raccomandata postale all’Enea, che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Asseverazione del costruttore della caldaia che attesti il rispetto dei requisiti di rendimento. Asseverazione del produttore delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica che attesti il rispetto dei requisiti, documento consegnato dalla ditta installatrice. Le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi. Copia del bonifico di pagamento delle fatture che riporta la seguente causale: “Sostituzione della caldaia con caldaia a condensazione. Intervento previsto dall’art.1 comma 347 Legge n° 296/06, Legge Finanziaria 2007 e 2008. Fattura n° XXXX del giorno-mese-anno. Codice fiscale del beneficiario della detrazione. Il numero di Partita IVA/Codice Fiscale del soggetto a cui si è effettuato il bonifico (ditta installatrice).” Se il richiedente è una persona fisica il pagamento può essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Dichiarazione di Conformità rilasciata dalla ditta installatrice, completa di note e allegati obbligatori per poter essere ritenuta valida come Relazione tecnica semplificata. (D.Lgs. 192/05 ss.mm.ii.). Visita il sito dell’Agenzia delle Entrate per approfondire l’argomento e scaricare la guida “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”.

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